Recensioni



"Una volta che inizi... Non ti fermi più! Questo racconto mi ha molto colpita per lo stile accattivante e fresco, e la storia originale. La caratterizzazione dei personaggi è molto accurata; si vede che l'autrice ha davvero una particolare attenzione per la psicologia di ognuno di essi. Ce li mostra fin nell'animo, ne sviscera i sentimenti e ce ne fa innamorare... soprattutto di uno, tenebroso e sensuale al punto giusto! Insomma, mi è piaciuto e spero che altri possano avere l'opportunità di farsi rapire da questa storia, diversa dalle altre. Consigliato!" (di Fontanaviola)

"Mi è piaciuto molto, finale inaspettato. Scrittura fluida e scorrevole, lettura piacevole e coinvolgente. La parte iniziale prosegue un pò a rilento, ma quando entra nel vivo, la storia decolla piacevolmente. Diverse le scene di sesso nella parte centrale, che lo farebbero sembrare un paranormal romance. Finale piacevolmente inaspettato. Consigliato agli appassionati di fantasy, paranormal romance, e agli amanti dei vampiri e dei dumpir." (di Simone Lari)

"Interessante. Un libro interessante, atipico, che vale la pena di leggere, romantico, incalzante, a tratti acerbo. La trama è originale e coinvolgente. A mio gusto pecca di qualche sdolcinatezza di troppo. Ho imparato molto su di un mondo a me ignoto, quello dei vampiri. Un e-book che vale assolutamente il prezzo di copertina." (di De Angelis Ercole "ercole")

"Un libro che rapisce il lettore. La prima cosa che posso dire di questo libro, è che l'autrice ha la completa padronanza della lingua italiana.
E' molto capace, forbita e in grado di formulare frasi ricercate e mai banali. Questa qualità ha permesso la stesura di un libro che scivola velocemente e senza alcun inciampo.
Parlando del libro e della trama, è possibile evidenziare il dettaglio che è stato dato ai protagonisti, sia dal lato emotivo, che fisico. I discorsi, ma anche i pensieri, che farciscono il romanzo sono arguti e mai futili, e coinvolgono sempre con dinamicità.
Se si può trovare una pecca in questo romanzo, forse è possibile trovarlo nel poco dettaglio dell'ambiente in cui vivono i personaggi, che proprio per l'enfasi data ai personaggi e ai loro pensieri, la descrizione ambientale passa un pò in secondo piano, dando spesso al lettore l'obbligo di immaginarsi la scena in cui si svolge l'azione.
La trama è molto bella, e anche se all'inizio può sembrare qualcosa di già visto, con il passare del tempo ci si rende conto di essersi sbagliati "di brutto".
Nel complesso, è un gran bel libro, che consiglio a tutti gli amanti dei fantasy/horror/dark originali e non banali." (di Paolo Parente)

"Consigliato! un libro molto scorrevole, che "prende" e trascina fino alla fine. personaggi ben descritti. trama interessante e articolata. spazia dal fantasy al romantico, senza trascendere in descrizioni horror. ottima padronanza della lingua, non ho trovato neanche un refuso! brava autrice!" (di Raffaella Sambolino)

Dal blog di Giovanni Garufi Bozza: "Forgotten Times è un libro tutto da scoprire e da gustare; non è il solito fantasy, avendo quel qualcosa in più che lo rende un piccolo capolavoro. La prima risorsa del romanzo è la sapiente commistione di fantasia, realtà e sacralità. L’ambientazione è l’Inghilterra anglicana della fine dei secoli bui, sapientemente descritta, dove vivono i protagonisti: il novizio Matthew e Patricia. In questo contesto realistico è inserito il mondo tenebroso e maledetto di spiriti e vampiri, a cui appartiene un singolare personaggio, l’enigmatico William, della razza dei dampiri, (non è un refuso, si chiama proprio dampiro con la d) un mezzosangue generato dall’unione di una donna e un vampiro (sembra quasi che la compresenza di realtà e fantasia, già accennata per l’ambientazione, ritorni in questo personaggio). Terzo livello presente, il sacro: continui rimandi alla Bibbia, un po’ reinterpretata, vengono citati nei capitoli del romanzo e fanno da cornice esplicativa all’esistenza di queste entità dannate. La seconda risorsa è lo stile semplice, scorrevole e coinvolgente di Maddalena, che sa portare il lettore dentro la storia, creando in ogni capitolo la suspance necessaria per incollare il lettore alle righe. Io solitamente leggo mentre viaggio o giro con i mezzi di Roma: ogni volta che salivo sulla metro, in piedi o seduto che fossi, non vedevo l’ora di aprire il fantasy di Maddalena, che mi aveva legato al desiderio di vedere come andava a finire. La terza e più importante risorsa è sicuramente l’incredibile simpatia e umanità di cui Maddalena dota i suoi personaggi. Non troverete il classico eroe tutto d’un pezzo, ma personaggi di un’umanità straordinaria, che scherzano e giocano sui luoghi comuni, che lottano con loro stessi e con le loro pulsioni, fino ad arrivare ad una vera e propria lotta che lo stesso dampiro William farà con il suo Sé Vampirico, totalmente pulsionale, nascosto dentro di lui. Tra parentesi, questo rimando alla doppia personalità mi ha davvero colpito, rivedendoci varie affinità con la protagonista del mio romanzo, Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità. Un testo che accompagna la giornata, facendoti perdere nella fantasia e nella riflessione. Un romanzo che lancia sul finale un messaggio importante sulle potenzialità umane, sulla necessità di un giusto equilibrio tra razionalità e pulsione, perché entrambe possono guidare l’uomo nelle sue scelte: l’errore è nell’eccessivo ricorso alla ragione o all’emozione. Un testo da acquistare e tenere nelle propria libreria, da sfogliare ogni tanto, per lasciarsi coinvolgere dal ritmo incalzante della narrazione che Maddalena regala ai suoi lettori. Una scoperta che mi ha conquistato e che consiglio agli appassionati di fantasy ma non solo, essendo adatto anche ai non amanti del genere per le tematiche psicologiche che trasmette, per la sua scorrevolezza, per il carattere magnetico dei personaggi, e ovviamente per la bravura di Maddalena Cioce. Buona lettura!"

Assolutamente da non perdere! Io non sono brava a fare recensioni ma posso dirvi in poche parole che il libro mi è piaciuto tantissimo, che aspetto ansiosa il seguito e che in questo romanzo i vampiri sono diversi dai soliti vampiri che conoscete perciò affrettatevi a leggerlo. (di Alexandra)

Bello e nuovo. Quello che piu` mi ha colpita di questo libro, e` la caratterizzazione dei personaggi: in "forgotten times", nessuno e` cattivo perche` dev'essere cattivo o buono perche` dev'essere buono, in questo libro, mostri e umani hanno un vissuto che li muove, hanno personalita` interessanti e credibili.
Credo non sia un caso, se vediamo l'evolversi di queste personalita` proprio durante un viaggio ricco d'imprevisti e di pericoli... Nel complesso, la lettura di "forgotten times" e` stata piacevole e scorrevole; mi sarebbe piaciuta qualche descrizione in piu`, spesso gli ambienti visitati dai personaggi vanno un po' immaginati.... eppure, questo passa in secondo piano facilmente, proprio per lo splendido modo in cui l'autrice ha saputo farci invece vedere e coinvolgere dai suoi protagonisti. Consigliato :) (di Noemi)

Un piacevole ritorno di fiamma! Ho letto questo libro dopo diversi anni che non ne toccavo uno. Ho voluto leggerlo proprio per riprendere l’abitudine, nella speranza che mi facesse tornare ad essere la lettrice affamata di un tempo. Con mia grande sorpresa, questo libro ci è riuscito benissimo! Non solo l’ho trovato davvero originale [si parla spesso di vampiri ormai, ma non nel modo imperfetto e degenerativo in cui ce li propone la Cioce!], ma anche molto scorrevole ed estremamente godibile! Il linguaggio è perfetto, non un refuso o errore grammaticale. Dal punto di vista della trama, nonostante la parentesi amorosa che si sviluppa verso metà libro [ma è un mio gusto personale], nulla da eccepire. Inoltre si colgono perfettamente la cura e la ricerca di informazioni volte a rendere più realistico possibile il periodo in cui si svolge la vicenda [Inghilterra del ‘500]. Finale piuttosto inaspettato e forse un po’ tranquillo, però non vedo l’ora di mettere le mani sul secondo e ultimo volume [soprattutto per essere, ancora una volta, partecipe delle vite degli affascinanti Lakit ed Enoch =P]. (di darksue)

Una storia inaspettata -Forgotten Times - La Redenzione dei Dannati è riuscito a prendermi molto, nonostante le prime pagine mi hanno fatto sbuffare un paio di volte. Per fortuna tutto questo scompare immediatamente, per lasciare il palco ad una fantastica storia che porta dritto alla fine senza nessuno sforzo. Da una storia sui vampiri mi sarei aspettato qualcosa di già visto, ma, l'autrice è riuscita a spiazzarmi creando una trama che non ha nulla a che fare con i canoni classici del genere. Il punto di forza tra tanti è sicuramente uno, la facilità con la quale l'autrice descrive senza nessuna difficoltà gli animi e i pensieri dei protagonisti. Il romanzo di Maddalena Cioce è sicuramente un acquisto obbligato per i fan dei vampiri, ma, spassionatamente consigliato anche a lettori di altri generi, all'interno troveranno amore, azione e colpi di scena.- (di Andrea Tranchina)

Una bella sorpresa... Leggere questo romanzo è stato un vero piacere,l'autrice è riuscita pienamente nell'intento di creare una storia originale e nello stesso tempo coinvolgente cosa che accade assai difficilmente.La descrizione dei personaggi e delle loro sensazioni è davvero straordinaria.Posso solo dire a tutti gli amanti della lettura di non perderlo,ne vale assolutamente la pena. (di Tiger66)

Una grande prova.  Il titolo del libro è il preludio a far scoprire questi 'tempi dimenticati'. L'autrice ha saputo creare con perizia, studio e tanta consapevolezza un fantasy degno di questo nome. Non ci sono refusi neanche a cercarli, ma ciò che sorprende è la dimensione 'originale' ossia proprio di 'ritorno alle origini' di queste figure mitologiche nate in tempo di ignoranza e soprattutto di oscurità. Ricercata la scelta del dampyr, figura rimaneggiata in altre letture, che ci guida attraverso la storia fatta di scoperta, di sentimenti e soprattutto di voglia di conoscere.
La storia prende... basta solo darle il tempo di raccontarsi e ve ne accorgerete. (di Tracy)

Bello! :-) Storia piacevole e interessante, vampiri si, ma ben caratterizzati psicologicamente e la storia non e' mai banale. Qualche scena ose' qua e la che non fa mai male. (di I Love Reading)

Molto carino e scorrevole. Di libri sui vampiri ne sono stati scritti molti ormai, ma ho trovato molto originale il modo in cui è stata trattata la figura dei Dampiri da parte di questa autrice. La storia è molto scorrevole e ben descritta e i personaggi sono ben delineati. (di Yuki)

Atmosfere oscure e personaggi dannati per un romanzo perfettamente elaborato!
Ho acquistato questo ebook in cerca di una ventata di aria fresca nel mondo gotico dei vampiri e devo dire che l'autrice ha soddisfatto pienamente le mie aspettative!
252 pagine che finiscono troppo presto, una storia che intriga e incuriosisce per le sue sfumature avventurose, medievali, oscure, religiose, storiche, a tratti romantiche, ma con un pizzico di eros che non guasta mai. I vampiri di Forgotten Time - scusate, i Dampiri -, si discostano totalmente dall'immaginario attuale e questo è uno dei tanti elementi che ho apprezzato. I "tempi dimenticati", così come suggerisce il titolo, nei quali è ambientata la storia riescono a far combaciare perfettamente personaggi religiosi come Caino, figure dannate, donzelle da salvare, donzelle di cui aver timore, creature oscure e personaggi simpatici dei quali vorreste fare una personale conoscenza.
Ma come non sottolineare che in tutto il libro non ho trovato un solo refuso? L'autrice, che credo ne sia anche l'editor, ha fatto un lavoro veramente meticoloso.
L'autrice ci tiene inoltre a precisare che il libro fa parte del circuito Selfpublishers United e io mi domando come mai in Italia autori pieni di talento come lei debbano "svendere" il proprio dono senza esser degnati dalle CE (il prezzo dell'ebook infatti è totalmente irrisorio)... tuttavia, complimenti! Non potete perdervelo. Consigliatissimo! (di LaTerry987)

Originale. Come succede nella grande famiglia di facebook, una nostra amica ci ha segnalato questo racconto e mi sono fiondata immediatamente a comprarlo. Io amo credo che lo sappia ormai tutto il mondo, i Vampiri. Quindi questo racconto è pane per i miei denti. La prima cosa che mi viene in mente.. originale. L’ambientazione è una delle mie preferite l’Inghilterra gotica, i personaggi principali sono William, un dantiro, un mezzosangue generato dall'unione di una donna e un vampiro e Patricia, nipote del pastore Gilbert alla ricerca dello spirito che racchiude il mistero della sua nascita. Citazioni della bibbia il sacro e il profano rendono questo fantasy avvincente. Una scrittura fluida, descrizioni dei personaggi, ottima, mi ha letteralmente incollato al video. Le diverse scene di sesso a metà racconto, le ho trovate ottime e messe al punto giusto. Autrice mi ha piacevolmente, meravigliata, devo fare i complimenti anche alla bellissima copertina di Florinda Zanetti.(di Lidia Domina)

Celti, che passione! Questo è il secondo libro che leggo della Cioce, e ancora una volta sono rimasta piacevolmente colpita dall'orginalità della storia, in un mercato editoriale dove ormai vanno avanti solo le solite fuffe trite e ritrite. Da quando mi sono affacciata al Self Publishing, ho potuto amaramente constatare come i veri talenti vengano oscurati dai soliti volti noti. Ed è un peccato.
Comunque, mi permetto di valutare il libro in questione discernendo stile da trama. Lo stile è, ancora una volta, scorrevole, piacevole e fresco, senza troppi fronzoli inutili che spesso risultano pacchiani e forzati. L'italiano è perfetto, sia nella grammatica che nell'ortografia, e mai ci si imbatte in frasi fuori luogo o eccessivamente altisonanti per la situazione. Quando parla Sara, le scene sono descritte nel modo più realistico possibile, come se fosse un qualunque nostro contemporaneo a viverle; quando si passa al POV di Cal, lo stile assume un tono più aulico ma semplice, in quanto in accordo con la cultura e la mentalità del personaggio. Non è facile cambiare continuamente stile, soprattutto quando ci si deve immedesimare in un contesto che non si è vissuto direttamente.
La trama è molto originale, con innumerevoli rimandi alla cultura e mitologia celtica. La storia viene narrata attraverso l'alternanza di 2 POV [Point Of View] principali, a cui se ne aggiunge un terzo verso la fine del romanzo. L'idea è molto originale e, personalmente, l'ho trovata molto ben sviluppata. In ogni momento il lettore riesce a empatizzare perfettamente con il personaggio, "legge" la sua mente e comprende appieno il punto di vista dello stesso. Geniale!
Forse l'unica pecca, ma si tratta di un mero gusto personale, riguarda l'eccessiva importanza data alla storia d'amore dei personaggi principali. Io, personalmente, non apprezzo molto i romance, ma sono sicura che gli appasionati del genere non concorderanno con me :)
Aspetto con impazienza il seguito, il cliffhanger finale mette curiosità :) (di darksue)

Un buon romanzo, consigliato! Una storia interessante e originale. Lettura scorrevole, grazie non solo alla trama piacevole, ma anche all'ottimo stile dell'autrice. A proposito di questo, le differenze stilistiche (doverose) tra i due personaggi narranti sono ben gestite, anche se, essendo il primo romanzo di questo tipo che leggo, inizialmente sono rimasto un po' spiazzato. I personaggi sono ben caratterizzati psicologicamente, e la parte romance non è mai troppo pesante. Un buon romanzo, consigliato!(di Simone Lari)

Bello! A quando il sequel? Mi aspettavo il sequel di Forgotten Times, ma devo dire che questa nuova saga non mi ha affatto delusa. Una volta che ti abitui al cambio di narrazione, la storia si legge da sola. Buono lo stile e la psicologia ddei personaggi. Forse La redenzione dei dannati mi e' piaciuta un po' di piu', ma ancge questo titolo e' notevole. (di I Love Reading)

Da leggere! Scritto veramente bene, mi ha conquistata dalle prime pagine! Sara e' forte e determinata, ma anche di una simpatia unica! E Cal non è da meno...alcuni passaggi mi hanno fatto ridere alle lacrime e mi sono conquistata gli sguardi allibiti di chi mi stava intorno, ma non ho potuto resistere!
Tanti complimenti all'autrice che, a differenza di quanto ha specificato nei ringraziamenti, deve essere più che soddisfatta della sua opera, che tiene incollati fino alla fine e lascia nel cuore la voglia di leggere il seguito quanto prima!! (di Giovanna)

Bello. Secondo romanzo che leggo di questa autrice e le voglio fare i complimenti per l'originalità della storia.
Lo stile è impeccabile, piacevole e scorrevole.
Ho apprezzato sia il personaggio femminile, Sara, che quello maschile, Cal, che a volte mi ha fatto veramente ridere.
Ho trovato un giusto mix di azione e romance.(di Yuki)

Una storia piacevole e avvincente. Il libro è molto accurato e preciso, si vede che è stato rivisto più volte con attenzione e quindi manca solo un nonnulla perché sia perfetto sotto il profilo grammaticale, sintattico e linguistico. La trama è originale quanto basta perchè la storia sia godibile, ben articolata e molto piacevole da leggere.
Devo dire che l'ho trovata diversi gradini al di sopra della media degli scrittori esordienti e concordo sulla buona valutazione generale. (di Sergio)

... Scorrevole e intrigante, molto ben scritto e interessante. Oltretutto, per essere una trilogia, è quasi autoconclusivo il che è stato una sorpresa vista la moda attuale di fare le prime parti con una fine che ti lasciano con la bava alla bocca in attesa del continuo.. (di Mara)

Una grande storia. una bella storia molto accattivante e' molto nuova nel suo genere secondo me adatta per farne un film ci sono tutte le basi dal rosa all'avventura umorismo e'anche un po di noir insomma da leggere (di nik)

Da Isola Illyon: Vi siete appena svegliati. Vi stiracchiate. Vi strizzate gli occhi e mentre state per riaddormentarvi, scoprite che l’eroe fantasy da voi creato e amato dorme al vostro fianco! Cosa fare ora?

Illyon non si ferma mai e anche questa volta ritorna con un aspirante autore fantasy pronto a farci sognare e anche sorridere con una nuova opera, almeno per la nostra isola: Le Cronache di Ériu. La storia ideata dalla giovane autrice Maddalena Cioce è molto particolare rispetto al genere: la protagonista di questo racconto è Sara De Rosas, una giovane segretaria di un noto studio legale, cintura nera di Tae Kwon Do, che per passione scrive romanzi fantasy. Fin qui tutto bene, fino a quando, una mattina, la nostra protagonista non si risveglia e trova a fianco proprio il protagonista del suo racconto, tale Cal Mac Oenar. Da questo momento in poi entriamo nel fulcro del racconto, sia dal punto di vista narrativo che da quello tematico.

Dal momento in cui Cal appare, si ha un capovolgimento totale del racconto. Il tono cambia passando da uno stile più formale in cui ritroviamo un linguaggio molto più comune nel genere fantasy, ad un linguaggio più leggero, più comune, in cui lunghe descrizioni e dialoghi in terza persona lasciano il posto ad un modi di parlare più diretto e basato sugli scambi, a volte davvero divertenti, tra i due personaggi. La storia si evolve principalmente su due binari. Il primo, quello più puramente narrativo, in cui i due protagonisti cercano di trovare il modo per riportare Cal nel suo mondo. L’altro, quello più sentimentale, dove il rapporto tra Sara e Cal si evolve e… non vi dico niente sennò vi rovino un buon pezzo di libro. Ed è su quest’ultimo aspetto che vorrei porre l’attenzione. Il tema che mi ha infatti più affascinato in questa opera è proprio la forte volontà dimostrata dall’autrice di voler mettere in evidenza il rapporto, molto spesso sottovalutato, tra l’autore e le sue creazioni. Un rapporto che non è blasfemo definire divino, tra colui che crea e decide il destino dei suoi protagonisti  e, cosa non da poco, prende decisioni anche a riguardo dei suoi sentimenti, e chi subisce queste decisioni, sottostando ad una volontà che gli appartiene solo indirettamente. Se ogni personaggio potesse almeno una volta nella vita incontrare il suo creatore e chiedere: “Perché?“, riuscirebbe l’autore stesso a compiere in maniera fredda e puramente razionale le sue scelte narrative? Questi grandi quesiti vengono riportati alla luce da questo racconto e dall’autrice, che cerca di mettere in evidenza non solo il suo di punto di vista, ma anche il punto di vista del suo personaggio, cosa molto più difficile. Ci vuole infatti una grande capacità di estraniarsi e rileggere le vicende filtrandole dalla sensibilità e da un carattere, quindi, che non esiste. La Cioce vi riesce piuttosto bene, grazie anche all’astuto stratagemma di descrivere le vicende dal punto di vista di entrambi i protagonisti.
Le Cronache di Ériu è il primo libro di una trilogia che a mio avviso non ci lascerà con l’amaro in bocca. Isola Illyon continuerà a seguire le vicende di Cal e Sara, sperando che questa avventura ci porti ad esplorare nuovi mondi fantastici e magici. Nel mio piccolo poi, spero vivamente che Cal riesca ad ottenere la sua tanto agognata vendetta.
-Vincenzo Mirra-

Dal blog di Ilaria Goffredo: Vi stupirete del genere di libro che recensisco per voi oggi, ma l’idea di partenza è così originale che la lettura mi ha catturata sin dall’inizio. In fondo, quanti scrittori sognano – o temono – di poter incontrare i propri personaggi in carne e ossa?
La mia recensione Sara è una ragazza intraprendente, sicura di sé, decisa a cavarsela da sola. Ha la passione per la scrittura e proprio quella le apre le porte di un mondo nuovo. D’improvviso si ritrova davanti Cal, il giovane protagonista del suo romanzo. Cal, spaesato e confuso per il suo arrivo a casa di Sara e incline alla vendetta e alla violenza, non è affatto felice della sua nuova condizione e tenta di uccidere Sara. Inizia un periodo di conoscenza burrascosa dei due protagonisti e di un’esilarante – sì, esilarante, ho infatti riso più volte leggendo – adattamento al nuovo mondo popolato da oggetti sconosciuti e quasi magici per Cal. L’atmosfera divertente è puntellata dallo stile brillante – e abbastanza pulito – dell’autrice che descrive in maniera precisa ogni scena e situazione anche quelle che Cal, suo malgrado, si ritrova a fronteggiare. La stanza dei bisogni, la scatola del freddo o ertubbo sono solo degli esempi. Le vicende prendono poi una piega prevedibile per il lettore ma inaspettata per i protagonisti e non mancano scene d’amore sdolcinato o di violenza. L’intermezzo di cui è quasi protagonista Lorenzo, l’avvocato presso cui Sara lavora come segretaria, è forse un po’ abbozzato e veloce. Quando l’ambientazione si sposta nel mondo di Cal si assiste a scene d’azione benaccette dopo la leggera staticità in casa di Sara. Cal e Sara litigano in continuazione, il che da un tocco di pepe alla loro relazione. Apprezzati sono i dettagli ispirati all’antica cultura irlandese. Sara scopre pian piano che la sua passione per la scrittura e la capacità di inventare mondi e personaggi altro non è che una sorta di veggenza su ciò che accade in universi paralleli, cosa che ho trovato molto affascinante e originale. Tralasciando qualche spiegazione di troppo sui comportamenti dei personaggi che il lettore è in grado di cogliere da sé, la narrazione risulta accattivante, scorrevole, piacevole da leggere. Avrei apprezzato un’analisi più approfondita della storia di Cal, del suo legame con il trono, ma forse, trattandosi del primo capitolo di una trilogia, queste informazioni giungeranno in seguito. In definitiva una lettura consigliata per chi ama il fantasy e le storie d’amore.



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